Storia Fondazione Gualandi
Prima della Fondazione Gualandi a favore dei sordi, c'è stato, per oltre 150 anni, l'Istituto Gualandi per sordomuti e sordomute.
L'Istituto Gualandi per sordomuti e sordomute ebbe origine a Bologna nel 1849, con la vocazione e l'iniziativa di un giovane sacerdote bolognese.
A 23 anni, don Giuseppe Gualandi, già diplomato all'Accademia di belle arti e laureato in teologia e diritto, oltre che sacerdote, fu sollecitato da un incontro casuale a riflettere sulla situazione di coloro che, essendo sordi, non potevano ascoltare nè capire il messaggio cristiano. Da qui la ferma convinzione che quell'incontro fosse per lui chiamata del Signore ad accogliere, formare, istruire i piccoli sordi, essendo per loro missionario della parola di Dio.
Cominciò a cercare ragazzi sordi, e a ospitarli nella casa paterna. Ben presto le richieste furono parecchie e dovette affittare un appartamento in cui accoglierli creando poi, già nel 1850, l'Istituto, con l'aiuto dei familiari, tra cui il fratello Cesare, che sarà sacerdote e si unirà a lui nell'impresa.
Nei propositi del fondatore c'era l'intenzione di creare una casa di famiglia, piuttosto che un convitto, in cui vivere insieme, comunicare, giocare, imparare, conoscere Dio.
Non credeva però che la missione di istruire i sordomuti fosse solo opera di cristiana carità, anzi era ben cosciente del necessario sapere di pedagogia e di strumenti opportuni, perciò insieme al fratello Cesare studiò a fondo e visitò gli istituti per sordomuti esistenti nei vari stati del territorio italiano.
Per poter accogliere chiunque, don Giuseppe realizzò iniziative promozionali molto avanzate per l'epoca, con la sottolineatura che si trattava di un atto dovuto, sia dalle strutture pubbliche sia dai comitati di benefattori.
Lo Stato pontificio riconobbe poi l'Istituto Gualandi per sordomuti come Ente Morale, dal 1858.
In seguito, il nuovo Regno d'Italia lo riconoscerà con decreto firmato da Vittorio Emanuele II nel 1869, come Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza (IPAB) della quale nel 1898 viene approvato lo Statuto organico, firmato dal re Umberto I, come Istituto Gualandi per sordomuti e sordomute.
Per avere fondata speranza di continuità dell'opera, nel 1872, nacque la "Pia Congregazione di S.Giuseppe e S.Francesco di Sales, per i sordomuti", composta da sacerdoti e persone impegnate nella formazione dei sordi, che prevedeva la futura presenza di "sorelle" che si occupassero delle ragazze.
La presenza di sorelle collaboratrici cominciò solo nel 1874, con l'incontro dell'Istituto con Orsola Mezzini, una ragazza generosa di appena 21 anni, che fu attratta dalla necessità di educazione e di formazione delle piccole sorde e si offrì di collaborare.
Don Cesare la aiutò nella sua preparazione pedagogica e spirituale, ed essa fu prima maestra, poi direttrice, poi Superiora delle pie sorelle.
Nel 1886 viene a mancare prematuramente don Cesare Gualandi.
Don Giuseppe Gualandi viene eletto Superiore della congregazione, che assume una nuova forma organizzativa, e il nome di "Piccola Missione per i sordomuti". E' il 1887.
In tempi recenti, dopo il Concilio Vaticano II, fu poi formalizzata la divisione in due congregazioni, riconosciute dallo Stato e dalla Chiesa, come Piccola Missione per i sordomuti e Suore della Piccola Missione per i sordomuti.
Erano sorte intanto nuove sedi dell'Istituto Gualandi. impegnando il patrimonio paterno dei due fratelli Gualandi e con il sostegno successivo di molti benefattori: a Roma nel 1884, a Firenze nel 1885, a Giulianova (Teramo), nel 1903.
Nel 1910 fu aperta poi a Le Roveri, vicino a Bologna, anche una prima casa di accoglienza per sordomute sole, tuttora esistente.
Nel 1905 p.Raffaele Grassi, della Piccola Missione diede inizio al Periodico Effeta, per l'informazione sulle attività e la diffusione delle idee fondamentali che caratterizzavano l'educazione dei sordomuti nell'Istituto.
Alla morte di don Giuseppe, nel 1907, si calcola che fossero stati accolti, educati, istruiti, nelle varie sedi, oltre 700 sordomuti e sordomute.
L'impegno scolastico e formativo dell'Istituto Gualandi è poi continuato con metodi innovativi e attività sempre in evoluzione.
Nei grandi fabbricati sono passate molte centinaia di sordi e sorde provenienti da tutta Italia. Oltre al collegio e alla formazione cristiana c'era la scuola, il centro audiofonologico, laboratori di formazione professionale, palestre attrezzate, vacanze. I padri e le suore erano impegnati nell'abilitazione comunicativa, nell'educazione, nella formazione cristiana e nell'istruzione.
Si studiavano e si confrontavano esperienze e metodi di abilitazione e insegnamento.
Si tenevano corsi per insegnanti, autorizzati dal Ministero, di specializzazione nell'insegnamento ai disabili sensoriali.
Dal 1977, quando nuove leggi e nuove proposte educative aprono ai ragazzi sordi altre possibilità più prossime e adeguate, la funzione degli Istituti diviene poco a poco meno richiesta e meno coerente con le scelte di un'epoca nuova. Dal 1998 la situazione degli Istituti diviene critica.
Nel 2003, dopo un periodo di approfondita riflessione progettuale, il Consiglio di amministrazione, considerate le leggi vigenti e l'evoluzione delle esigenze decide la trasformazione dell'IPAB "Istituto Gualandi per sordomuti e sordomute" in Fondazione privata, per poter continuare l'impegno verso le persone sorde secondo nuove esigenze e nuovi compiti.
È l'inizio della Fondazione Gualandi a favore dei sordi.