"Al cinema!" è stato raccontato a Bologna, sabato 16 febbraio
Quando quel che si fa non si può far vedere, si può raccontare.
Vedere, fare, pensare, raccontare.
Quando quello che si fa non si può far vedere, si può raccontare.
A Bologna, sabato 16 febbraio, è stato raccontato Al cinema!
Non una rassegna, non un festival, ma il racconto di una scuola, la scuola dell’infanzia della Fondazione Gualandi che oggi è un cantiere e sarà presto una realtà cittadina.
Al cinema Lumière, in una mattinata tutta dedicata ai genitori, seduti belli comodi, la prima comunicazione è venuta da un cortometraggio senza parole, che ha fatto percepire tutta l’emozione del film muto, che parlerà sempre, come personaggio della scuola.
Poi Gianluca Farinelli, direttore della cineteca di Bologna, Adele Messieri, presidente della Fondazione Gualandi, e il sindaco di Bologna, Virginio Merola, hanno parlato dell’importante percorso di pensare e condividere una scuola innovativa, costruirla e consegnarla alla città.
Nel centro storico della città, il portone di via Nosadella 51 – che per molti anni conduceva a un cinema, nato nel 1912 – si aprirà verso un grande giardino di oltre 1200 metri quadri, studiato apposta perché i bambini possano viverlo giocando in ogni stagione, facendo scoperte sempre nuove, coltivando l’orto e magari cucinando i prodotti.
Ci saranno spazi interni molto ampi, dove si potranno utilizzare materiali variati e strumenti adatti per lavorare in piccoli gruppi, pensare progetti, realizzarli e raccontarli. Tanti laboratori, dove le attività si rinnovano, non incastrate in una “giornata tipo”.
Tre insegnanti per ciascuna delle tre sezioni accompagneranno il gioco con i bambini. Insegnanti preparate con un percorso significativo, per riuscire davvero a offrire le opportunità necessarie a ogni piccolo, per sviluppare tutte le proprie capacità.
Certo, la scommessa di una scuola dove si impara giocando è grande: ”in una scuola dell’infanzia si gioca! e non nell’intervallo...”
Ci sarà un piccolo cinema, dove si incontrerà la magìa e il fascino dei film muti, che sanno raccontare storie emozionanti e comprensibili per tutti i bambini, anche quando hanno difficoltà uditive.
C'é il desiderio di sperimentare davvero, quotidianamente, un ambiente educativo che solleciti in ogni bambino il piacere di essere in relazione con gli altri, di saper comunicare, di condividere scoperte e idee, superando le differenze.
Il Comune ha condiviso il progetto e convenzionato la scuola, che la Fondazione Gualandi ha progettato, gestisce e offre alla città.
Molte le domande e le risposte: i genitori, la scuola, il Comune, la Cineteca, sono entrati in vivace relazione e aspettano di sperimentare coi bambini la scuola Al cinema!, proprio nuova, da tutti i punti di vista.