Cucine Popolari, 27 giugno 2018. Ci abbiamo preso gusto.
Si rinnova l’appuntamento della Fondazione Gualandi alle Cucine Popolari di via del Battiferro 2, Bologna.
Per la terza volta, i ragazzi sordi della Fondazione Gualandi che partecipano al progetto Pane e Pomodoro sono tornati alle Cucine Popolari insieme a cuochi ed educatori, per cucinare insieme e servire pasti per un centinaio di commensali. Questa volta, tra gli ospiti, anche una delegazione del governo tunisino con cui c’è stato un interessante scambio di conoscenze; i ragazzi hanno presentato il progetto di cui fanno parte esprimendo pareri e valutazioni sull’esperienza.
Il gruppo di ragazzi che ci seguono non è mai fisso e stabile e per alcuni di loro è stata la prima volta che si sono confrontati con udenti, invece per altre ragazze, ormai abituate all’esperienza, il compito è stato più disinvolto. Come sempre la comunicazione è stata agevolata , oltre che dalla presenza di educatori e interpreti, anche da menù visivi che hanno permesso agli ospiti di fare la propria scelta.
La presenza, sempre sorridente ed entusiasta, dei nostri ragazzi ha incuriosito alcuni commensali che pian piano hanno cominciato dapprima a chiedere informazioni agli educatori poi a rivolgersi ai ragazzi in maniera sempre più diretta, chiedendo di imparare qualche segno per comunicare.
In questo modo si è realizzato uno degli obiettivi comuni della Fondazione e delle Cucine Popolari, cioè far si che il pasto diventi un momento per far comunicare le persone, al di là della provenienza o dei limiti reciproci.
Lavorare con gusto in un clima comunitario, servire con il sorriso ed essere ricambiati, scambiare qualche chiacchiera con gli organizzatori e con gli ospiti, gustare insieme quello che si è preparato, dimenticando la stanchezza, costituiscono il valore aggiunto di un’esperienza che già da sola insegna molto ai nostri ragazzi. Le cucine Popolari sono realizzate da Civibo Onlus che si ringrazia per la disponibilità .
Il progetto Pane e Pomodoro è realizzato grazie al contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Fondazione Pio Istituto Sordomute Povere in Bologna.